Eccoci qui! Dopo un bellissimo mese di assemblea permanente, di sperimentazione ed autorganizzazione tra donne, di condivisione di desideri e saperi, ma anche di nuove relazioni e sinergie, siamo arrivate a quello che abbiamo scelto essere il naturale punto di arrivo di questa grande mobilitazione verso l’otto marzo: abbiamo attraversato le strade della nostra città, con rinnovata consapevolezza, con una determinazione e una gioia tutte da esplorare.
Con la consapevolezza della barbarie che avanza ma anche del fatto che noi, tutte assieme, possiamo essere un argine; con la determinazione a proseguire su quella strada; con la gioia di farci rottura collettiva, per riprenderci il nostro tempo e il nostro spazio, liberando il primo dalle norme sociali, dal lavoro salariato e di cura, il secondo dalla marginalizzazione che, normalmente, come donne ci viene riservata.
“Scioperiamo tutto” per noi significa esattamente questo: sospendere un tempo svuotato di bisogni e desideri, per dettarne un altro a misura delle nostre vite, abbandonare lo spazio dell’esclusione per costruirne di nuovi liberati da oppressioni di genere, razza e classe; ma soprattutto rompere una consuetudine che ci opprime, interrompere quella violenza che cronicamente connota ogni nostra relazione.
Ieri abbiamo scioperato dalle discriminazioni sui luoghi di lavoro, dai piatti da lavare, dai sorrisi che dovremmo dispensare sempre e comunque, dagli stereotipi a cui vorreste relegarci, dalle gabbie in cui spesso siamo bravissime a rinchiuderci.
Abbiamo scioperato perché ci dite che ce la siamo cercata, che non abbiamo urlato abbastanza; perché non ci credete e ci usate per instillare odio e razzismo; abbiamo scioperato da chi vorrebbe decidere del nostro corpo, sottrarci la scelta di essere madri o meno; da chi lascia le nostre sorelle migranti a morire in mezzo al mare o le espone ancora di più alla tratta; da chi pensa che faremmo meglio a stare a casa, da chi vorrebbe toglierci la possibilità di divorziare.
Abbiamo scioperato anche da chi pensa che non ce ne sia bisogno o da chi vorrebbe dirci come scioperare; abbiamo scioperato con tutte le donne del mondo e per tutte quelle che non ci sono più, ma anche per tutte quelle che verranno; abbiamo scioperato perché senza di noi non c’è nessun cambiamento.
Vogliamo ricucire i legami che il Patriarcato ha spezzato, vogliamo tessere nuove alleanze femministe sul nostro territorio, che siano motore di cambiamento, di noi stesse e della società.
Ti aspettiamo mercoledì 13 marzo, alle ore 18 presso lo sportello Exit Strategy (c/o casa nel sole, via San Pasquale, n.110) per riprendere a ragionare sulla necessità di un discorso femminista in città e per fare un bilancio di questo straordinario momento di mobilitazione.
Non una di meno 